* 12 Gennaio 1993 - 9 Febbraio 2006 *
SCHEMA SIMBOLICO DELLA FORTEZZA LABORATORIO
Si sa che il laboratorio-fortezza era stato costruito in schema simbolico, nel modo seguente.
Diviso in tre parti disposte in un solo piano; si apre con un Atrio al quale si accede attraverso una Soglia situata lateralmente all’Impresa di piastrelle.
L’Atrio è a pianta quadrata, ma i suoi lati misurano il doppio dell’altezza. Dall’Atrio si passa ad altro luogo, chiamato Chiostro, o anche Camera del fuoco; tale espressione è però da evitarsi perché contrasta con un’espressione analoga usata nel mondo esterno, la quale significa un altro tipo di sala che non essendo necessariamente posta al pianterreno non figura in questo schema, ed è anzi contraria all’originaria natura del luogo. Il passaggio che si snoda tra le mutevoli posizioni dei bancali, e che dall’Atrio va al Chiostro, si chiama Transetto. Il Chiostro è in realtà simile all’Atrio ma raddoppia in lunghezza e si dimezza in larghezza mentre l’altezza rimane identica.
Dal Chiostro finalmente si passa al Santuario, e il passaggio dall’uno all’altro si chiama Adito (dove restano tracce di un Chiostro più piccolo).
Il Santuario è lungo quattro volte la sua larghezza; l’illuminazione è qui data da un numero variabile di neon e da quattro piccole finestre inferriate e rettangolari; ognuna delle quali è, in proporzione, l’immagine del tutto.
Tutte queste misure hanno un significato simbolico e chi abbia voglia di riflettere può avvicinarsi a scoprirlo; raggiungendo, in base a questo schema di natura mistica, la perfetta armonia o, in altri termini, la pace. Va però detto che le misure in larghezza o in lunghezza dell’Atrio, del Transetto e del Chiostro sono variabili, e mutano con lo status cognitivo di chi le percorre.
Va anche aggiunto che questo luogo non esiste più.