L'Isola 1992 - 1997
Quanti più sono i cavalli che attacchi, tanto più velocemente riuscirai – non già a svellere il blocco dalla sua base, cosa impossibile, ma a strappare i finimenti e a lanciarti nel vuoto, allegro viaggio.
Franz Kafka, “ Aforismi di Zurau”
Di questo dovrei parlare. In quell'anno - 1992 - io e Nicola dopo molto lavoro stavamo rifinendo i mosaici nel cantiere dove stavamo per avere una casa, eravamo ed avevamo lo spirito di ventenni e ci sentivamo eroi guerrieri, dovevamo abitare in comunità d'artisti; fu forse l'incantamento più grande, avere posto tra loro, sentirci accolti come pagine del libro, sulla riva del fiume Sile. Il nostro fiume .
Poi via dal fiume.
La mostra a Venezia, la biennale.
Il risveglio da una caduta, e il primo segno del morso di un serpente.
Parole confuse: non capisci quel che intendo perchè in me è già un ricordo vago.
E sarà meglio forse scordare anche quel po' che rimane.
Erano mesi in cui facevamo lucci di sassi, per ricoprire d'oro lo spazio dell'ex-porcilaia; e la promessa che ci eravamo fatti era: saper vivere la gioia in comune e ribaltare con l'arte e la vitalità individuale il luogo dove muoiono gli schiavi.
che stavamo facendo.
Foto di Cristian Ferraro