MAGGIO '11
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(Come ti amo quando non ti calco, così dopo pochi giorni già più non ti sopporto. E come so di non essere meglio di te (anzi peggio, perchè non sono capace di andare con il tuo modo) affonderò anch'io come uno stivale nel fango mediterraneo se non troviamo presto vere soluzioni per entrambi.)
Ritrovo però anche la mia vespa in questi caldi giorni di sole.
Ho ritrovato numerose rane verdi gracidare nel laghetto (anche una rana agile, perfino una rana agile è passata nel giardino).
Ho seguito il volo di varie ghiandaie sfarfallanti, corvidi sempre beneauguranti che hanno cominciato a diventare frequenti in città da quando mi sono innamorato di Simona.
E poi, eccitato fino alla commozione a Treviso ho visto, quasi in centro, una bellissima biscia tessellata elegantemente spostarsi ricamando il fondo di un veloce corso d'acqua del Botteniga.
Inoltre, quasi tutte le persone che ho lasciato mi sembrano stare meglio che tre anni fa,
e questo nonostante tutto il parlare che si è fatto, che si fa e che loro stesse mi hanno espresso sulla crisi mondiale e nazionale.
Il che mi fa pensare, come al solito, ad un mio errore di prospettiva, come tante altre volte è accaduto.
Per il momento però nessuno mi accenna ad un lavoro che possa dirsi tale.
Aspettiamo ed offriamoci al vento..
Questi sono i regali, e per ora non pretendo altro.
"L'angelo segreto non tiene conto
della tua perduta vincita."
della tua perduta vincita."
Fernando Pessoa, Orizzonte.
Una ragazza con un nome straniero mi propone un abbonamento telefonico anticipando che in caso di recesso dal contratto con un minimo sforzo da parte del richiedente, la legge prevede il modo di non pagare la penale prevista dall'operatore (che lei rappresentava!). Accanto al foglio con le clausole del contratto che proponeva teneva pronto anche il foglio con il decreto Bersani che a sentir lei inficiava alla base la richiesta del pagamento della penale.
L'inganno alla tutela dell'operatore è quindi previsto e offerto dallo stesso proponente.
Al che vien fatto di pensare: "cosa c'è sotto?". E in questo modo di domanda in domanda si è bentornati a casa.
Ecco l'Italia che dopo tre anni di distrazione ritrovo più in forma che mai.
Casse automatizzate cominciano a sostituire le cassiere; prezzi più alti, soprattutto la benzina: 5 euro = 3, 21 litri, più o meno, quando son partito erano almeno 4 e mezzo.
La furberia che spinge il meccanico a chiedermi: "no te ga bisogno de a fatura, vero?" e a fronte del mio disattento no (che mi rivela complice e connazionale), mi fa uno sconto di ben 4 miseri euro.
Tendenza sempre più spinta alla proposta e all'acquisto di tecnologia facilita-vita, tendenza indotta ed accolta ad aumentare la qualità del benessere con giocattoli di ogni tipo. Questi ci danno argomenti per sentirci sullo stesso fronte di emancipazione dei paesi più avanzati, argomenti per non sentirci a nostra volta un avanzo, salvo poi accorgerci che sta venendo a mancarci ( a noi, come agli altri avanzati) letteralmente la terra sotto i piedi.
E noi siamo questo e lo vediamo, ma nessuno sembra potere, volere o aver convenienza a far niente, perchè l'impresa è ardua peggio che derattizzare l'intera penisola.
L'inganno alla tutela dell'operatore è quindi previsto e offerto dallo stesso proponente.
Al che vien fatto di pensare: "cosa c'è sotto?". E in questo modo di domanda in domanda si è bentornati a casa.
Ecco l'Italia che dopo tre anni di distrazione ritrovo più in forma che mai.
Casse automatizzate cominciano a sostituire le cassiere; prezzi più alti, soprattutto la benzina: 5 euro = 3, 21 litri, più o meno, quando son partito erano almeno 4 e mezzo.
La furberia che spinge il meccanico a chiedermi: "no te ga bisogno de a fatura, vero?" e a fronte del mio disattento no (che mi rivela complice e connazionale), mi fa uno sconto di ben 4 miseri euro.
Tendenza sempre più spinta alla proposta e all'acquisto di tecnologia facilita-vita, tendenza indotta ed accolta ad aumentare la qualità del benessere con giocattoli di ogni tipo. Questi ci danno argomenti per sentirci sullo stesso fronte di emancipazione dei paesi più avanzati, argomenti per non sentirci a nostra volta un avanzo, salvo poi accorgerci che sta venendo a mancarci ( a noi, come agli altri avanzati) letteralmente la terra sotto i piedi.
E noi siamo questo e lo vediamo, ma nessuno sembra potere, volere o aver convenienza a far niente, perchè l'impresa è ardua peggio che derattizzare l'intera penisola.
Cominciamo (anche se un po' in ritardo) a fare un piccolo orto biologico.
(Come ti amo quando non ti calco, così dopo pochi giorni già più non ti sopporto. E come so di non essere meglio di te (anzi peggio, perchè non sono capace di andare con il tuo modo) affonderò anch'io come uno stivale nel fango mediterraneo se non troviamo presto vere soluzioni per entrambi.)
Una cetonia dorata salvata dai bicchierini di birra messi nell'orto per far fuori le lumache. Non si può evitare di essere specisti.
Ritrovo però anche la mia vespa in questi caldi giorni di sole.
Ho ritrovato numerose rane verdi gracidare nel laghetto (anche una rana agile, perfino una rana agile è passata nel giardino).
Ho seguito il volo di varie ghiandaie sfarfallanti, corvidi sempre beneauguranti che hanno cominciato a diventare frequenti in città da quando mi sono innamorato di Simona.
E poi, eccitato fino alla commozione a Treviso ho visto, quasi in centro, una bellissima biscia tessellata elegantemente spostarsi ricamando il fondo di un veloce corso d'acqua del Botteniga.
Inoltre, quasi tutte le persone che ho lasciato mi sembrano stare meglio che tre anni fa,
e questo nonostante tutto il parlare che si è fatto, che si fa e che loro stesse mi hanno espresso sulla crisi mondiale e nazionale.
Il che mi fa pensare, come al solito, ad un mio errore di prospettiva, come tante altre volte è accaduto.
Per il momento però nessuno mi accenna ad un lavoro che possa dirsi tale.
Aspettiamo ed offriamoci al vento..
Questi sono i regali, e per ora non pretendo altro.
Un bel fagiano tra un piccolo campo e un'ampia rotonda, sembra stupito di dover adattarsi a vivere lì, non sembra sapere perchè c'è. Ha una vaga idea di essere preda, ma sembra confuso e non si nasconde.
Mia, l'incredibile cane di Andrea e Roberta.
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